Io non sono proprio un pubblicitario, ma immagino che quando si organizza una campagna per vendere un prodotto una delle prime cose da fare sia individuare un target (erano anni che non usavo questa parola) e subito dopo dei testimonial (sì lo so, sempre questa esterofilia del linguaggio, ma al momento mi sfuggono efficaci sinonimi italiani e bersaglio e promotori non mi piacciono) adatti a raggiungere l’obbiettivo. Pensate a Belen Rodriguez per esempio: sono almeno 2 anni che la Tim ci frantuma le balle con la gnoccona argentina, al punto che ormai non la sopporta più nessuno e la sua popolarità è in declino. Recenti indagini di mercato avrebbero evidenziato come la “soubrette” sia invisa in particolare al pubblico femminile in quanto non rappresenterebbe nessuna canonica tipologia femminile: moglie, fidanzata, sorella, madre. Ma va? Gira voce che dovrebbe essere presto sostituita, che so, magari da Antonella Clerici. Comunque, il caso di cui volevo parlare io è un altro: la campagna televisiva per promuovere l’ultimo libro di Alfonso Luigi Marra. Avete presente? Vendere libri in questo paese non è facile, un po’ perchè nessuno li legge e un po’ perchè si tratta di un prodotto difficile da pubblicizzare; a meno che naturalmente voi non siate Bruno Vespa, nel qual caso ogni volta che ne scrivete uno passate poi a farvelo presentare da ogni leader politico e vi accomodate nel salottino di ogni trasmissione televisiva dell’orbe terraqueo. Gli altri autori normalmente hanno a disposizione eventi letterari, trasmissioni di nicchia e poco altro. Tutti tranne Alfonso Luigi Marra, avvocato ed ex deputato di Forza Italia (le due cose spesso si accompagnano nel caso dei deputati di Forza Italia, chissà perchè): Marra ha scelto la televisione e siccome dopo averci messo la faccia lui ci ha fatto mettere pure quella della figlia ma la reazione del potenziale pubblico di lettori è stata più o meno del tipo: “E chi cazzo è Alfonso Luigi Marra?”, ha cambiato strategia. Parliamoci chiaro, se sei Silvio e usi la tv puoi dire anche che non ti piace la cioccolata mentre stai pescando con un cucchiaio da un enorme barattolo di nutella e probabilmente molti zombie ti crederanno. La cosa mi risulta inspiegabile ma funziona. Guardate la televisione in questi giorni se non ci credete. Ma Marra non ha lo stesso appeal del capo così ha deciso di ricorrere a vip dal fascino irresistibile per un pubblico di lettori: Manuela Arcuri e Lele Mora. Quest’ultimo poi, nonostante la sua grave difficoltà economica ci ha tenuto a far presente che ha voluto solo un euro per compenso. Lungi da me ogni pensiero maligno a proposito di simili personaggi, magari sono bibliofili accaniti, io che ne so? Però dico, chi mai al mondo sarebbe mai attratto dall’idea di leggere un libro consigliato da Manuela Arcuri e Lele Mora? Senza contare che gli spot sono pure una delle cose più brutte che io abbia mai visto in vita mia. Non so quante persone siano corse in edicola o in libreria ad acquistare le opere di Marra, ma se sono tante c’è da preoccuparsi e parecchio. D’altra parte però sono tremendamente curioso di vedere quale sarà il prossimo appassionato vip testimonial.
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