lunedì 13 settembre 2010

l'importante è che si faccia

Mi piace gironzolare per Mantova quando c'è il festivaletteratura. Cerco di farlo tutti gli anni se posso. Sarà perchè Mantova è sempre una bella città e il mio essere per metà mantovano mi ci fa sentire un po' a casa, oppure per l'atmosfera festosa e le belle facce che si incrociano. Non lo so. Mi piace e trovo che non sia neppure necessario andare a tutti i costi alla ricerca dell'evento con la celebrità dove comunque per entrare uno si deve mettere l'animo in pace e sorbire ore di coda, mentre spesso gli incontri più interessanti sono quelli con autori sconosciuti nei quali si incoccia per caso. Il festival è certamente cambiato negli anni; immagino che la grande fame di cultura residua in una piccola parte della popolazione di un paese che della cultura sta facendo briciole, abbia portato gli organizzatori a strafare un tantino cedendo all'equazione più quantità uguale meno qualità e qualche pecca di organizzazione. Ma va bene lo stesso, anche se, come notava qualcuno sul domenicale del Sole 24, il festival sembra diventare sempre di più un luogo dove la cronaca politica tende a sostituirsi alla letteratura e dove il pubblico cerca risposte più di carattere civile che letterario, in assenza di altri luoghi tradizionalmente deputati a questo genere di cose, tipo tv. Giornali, scuole, feste di partito o cose così. Personalmente mi va bene tutto, l'importante e che si continui a fare e che sia ancora possibile, spulciando fra le decine e decine di eventi, trovare qualche piccolo prezioso gioiello che contribuisca ad allargarci la mente.



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