lunedì 26 agosto 2013

Chiamala Aquila

E per finirla con le stelle dell'estate, visto che siamo pure alla fine di agosto e la cosa va un po' da sè, ecco Altair, la brillante Alfa Aquilae, la stella che chiude il triangolo estivo formato insieme alle già raccontate Vega e Deneb. Altair è una parola araba, moltissime fra le più importanti stelle visibili ad occhio nudo hanno nomi arabi, gli arabi erano grandissimi osservatori ed astronomi e a loro dobbiamo, assieme ad altre due o tre cosette, gran parte delle conoscenze scientifiche arrivate in Europa dopo i secoli più oscuri del medioevo, ma questo lo sapete vero? Comunque, il significato della parola ha a che fare con un'aquila in volo: la stella è al centro di una formazione apparente di tre e le sue vicine si chiamano Tarazed e Alshain. Tarazed però non è un nome arabo, se lo è inventato l'astronomo Giuseppe Piazzi all'inizio dell'ottocento e in ogni caso non ho idea di cosa significhi. Queste tre stelle in passato erano conosciute come la famiglia dell'aquila, per i cinesi avevano a che fare con un tamburo sul fiume e per gli indiani con un sacro albero di fichi (dove lo vedevano poi un albero di fichi). Ognuno ci vedeva un po' quello che voleva e anche oggi un gioco carino guardando le stelle può essere proprio cercare di formare figure unendo i puntini. Ad ogni modo, per la cultura classica a cui ci rifacciamo noi e per i romani, l'associazione era con l'aquila di Giove che lo avrebbe aiutato nella sua lotta contro i titani. Ultima cosa, nei giorni scorsi un astrofilo giapponese osservando il cielo nella costellazione del Delfino che potete vedere nell'immagine e che è molto carina anche anche a occhio nudo, ha scoperto una Nova, una stella che in pochissime ore ha aumentato la sua luminosità quasi alla soglia della visibilità ad occhio nudo. Succede un sacco di roba lassù.

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