mercoledì 21 agosto 2013

C'è da finire un lavoro


Ho frequentato per tutta la durata della mia adolescenza una associazione cattolica, lo ammetto. Era quella associazione che si ispira ai valori cristiani del cattolicesimo declinati secondo una disciplina ed un inquadramento di ispirazione vagamente militare; questo perchè il fondatore era un militare, uno che aveva contribuito alla grandezza dell'impero britannico in India e in Africa anche facendo fuori qualche "selvaggio". Detto così, associazione cattolica di ispirazione militare, risulta orribile; in realtà lo scoutismo almeno per quel che mi riguarda è stata un'esperienza divertente e utilissima: mi ha insegnato un sacco di cose sull'essenzialità e l'autosufficienza e soprattutto a tenermi lontano in seguito da chiese e militari.
Anche se sono un materialista senza Dio qualche conoscenza dei testi fondamentali ce l'ho e una cosa che fin da ragazzino mi ha sempre dato noia è la commistione fra spiritualità religiosa e volgari interessi commerciali. La parte che ho sempre preferito dei vangeli è la cacciata dei mercanti dal tempio (è anche uno dei miei pezzi preferiti di Jesus Christ Superstar). Ricordo perfettamente l'enorme fastidio che scout adolescente provai dopo aver camminato per ore in montagna arrivando fino ad un piccolo santuario, luogo di culto e spiritualità immerso nella natura che mi si potrebbe far dire meraviglia del creato, nel trovarlo corredato di un edificio annesso dotato di ogni genere di gadget in vendita per il pellegrino. La sensazione di allora la ritrovo sempre ogni qualvolta mi capiti di visitare luoghi religiosi di grande afflusso turistico e l'ho provata in particolar modo un paio di settimane fa visitando l'enorme Cristo di cemento che sovrasta il golfo di Maratea, immensa manifestazione di devozione delle genti locali che rivolge il suo sguardo e gesto protettivo verso le terre opposte al mare in direzione di una piccola chiesa. Il luogo dovrebbe essere esclusivamente luogo di culto e riflessione spirituale, ma naturalmente anche qui, fra il monumento e la chiesa si trova il bazar. La cosa non mi piace, l'ho detto, ma sono perfettamente consapevole di come vanno le cose, solo, magari sarebbe meglio se evitassero di vendere cose orribili come magliette con la scritta "stasera si" e sotto il disegno di uno strumento musicale che vi lascerò immaginare. Ecco, ho l'impressione che il messaggio del figlio del capo non sia stato molto recepito, e forse ci sarebbe bisogno di mandare ancora qualcuno a finire il lavoro.

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