martedì 6 ottobre 2009

Se ne sono andati


Il rapporto dei giapponesi con l'alcol è piuttosto particolare, nel senso che non c'è partita: l'alcol vince sempre. Fra un campei e un altro ricchi uomini d'affari, venerati maestri di arti marziali corrono il rischio di trasformarsi da rispettabili e distaccati misteriosi uomini orientali in patetiche macchiette; più o meno la fine che fece Shoichi Nakagawa, ex ministro delle finanze, che in febbraio al G7 di Roma si presentò ad una conferenza stampa in condizioni quantomeno imbarazzanti (il video è ancora cliccatissimo su Youtube) dicendo poi che un bicchiere di vino e alcuni medicinali assunti per le sue condizioni fisiche non buone lo avevano messo in quello stato. Tornato in patria aveva rassegnato le dimissioni e alle recenti elezioni era stato trombato. Pochi giorni fa il politico giapponese è stato trovato morto dalla moglie nel suo letto, pare non si sia trattato di suicidio come forse noi occidentali saremmo portati a pensare per un giapponese, luoghi comuni, chissà. Esiste anche un altro episodio, meno conosciuto, avvenuto a Roma nei giorni del G7: poco tempo dopo la famosa conferenza stampa l'allora ministro si recò in visito ai musei vaticani e fece scattare il sistema d'allarme tentando di arrampicarsi sulla barriera che protegge il Laocoonte nel tentativo di toccarla, ci provò anche con altre statue ma fu sempre prontamente fermato dai guardiani, il museo non protestò. Il giapponese che non ti aspetti

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