-Pronto?
-Vlodia, carissimo
-Ah, presidente, che sorpresa, come stai?
-Guarda, non me ne parlare è un periodaccio.
-Sì, ho visto qualche giornale.
-Buoni quelli, un complotto ordito da quei comunisti..
-Che cosa?
-Oh, scusa...non intendevo, voglio dire, bè, sai cosa intendo te ne ho già parlato.
-Certo certo. Cosa posso fare da te?
-Senti, è una cosa un po' delicata...
-Dimmi pure.
-E' una linea sicura questa?
-Certo
-Scusa ma sai coi tempi che corrono.
-Allora dimmi.
-Guarda, vengo subito al punto, qui ormai non si batte più chiodo, qui a Roma, in Sardegna, sono spiato dovunque, la mia intimità è andata a farsi friggere.
-E io cosa c'entro?
-Tu sei un amico, mi chiedevo, non è che potrei fare un salto da te qualche giorno?
-In che senso?
-Non ce la faccio più, ho bisogno di scaricarmi, magari con due o tre di quelle ragazze che c'erano l'ultima volta, Natasha, e come si chiamava quell'altra?
-Capisco...
-Potresti ospitarmi in quella bellissima baita in campagna
-E' una dacia.
-Sì quella..
-E come la metti con la versione ufficiale?
-Oh, per quello non c'è problema, qui posso raccontare quello che mi pare si bevono tutto. Basterà dire che c'è da concordare qualche accordo commerciale, cose così.
-Per me non c'è problema.
-Ti ringrazio, davvero, sei un amico. Ah senti magari potremmo parlare anche di quei dossier che ti avevo chiesto tempo fa, c'è un po' di gente qui che ha bisogno di una regolata.
-Controllerò e poi ti faccio sapere.
-Grazie, a presto.
-Ciao, ciao.
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