mercoledì 5 ottobre 2011

Ma si guardino in casa loro

VIADAQUAAA

Non ho seguito mai la vicenda dell’omicidio di Perugia, se non a grandi linee, è roba buona per gli istinti pruriginosi  di Vespa o per le squallide trasmissioni create apposta per speculare e fare pornografia sulla cronaca nera. Però in questi due giorni è stato davvero impossibile, voglio dire, quando hai un presidente del consiglio, no, dico, uno che ci rappresenta nel mondo che dice “Amanda sono io”. Comunque, per quel poco che ho capito della vicenda ci sono due ragazzi proclamati innocenti che si sono fatti quattro anni in carcere e uno che c’è ancora per concorso in un omicidio avvenuto in una casa dove pare ci fossero solo lui la vittima e i due innocenti. Allora concorso con chi? Più che un malfunzionamento della giustizia, alla quale in questo caso si può forse imputare solo di avere tempi lunghi, qui mi pare che le cazzate le abbiano fatte gli investigatori che forse si sentivano così tranquilli nella raccolta di prove che non hanno calcolato che un nugolo di avvocati e periti mediamente capaci li avrebbe messi in croce. Innocenti o colpevoli che siano i due ragazzi sono liberi, buon per loro. La cosa che mi ha dato più noia in tutta questa vicenda però è l’atteggiamento da giustizia turca in stile “fuga di mezzanotte” che la stampa americana ha tenuto sul caso, sollevando lo sdegno della loro opinione pubblica. Ma che si guardino in casa, cribbio! Quello è un paese dove due settimane fa hanno giustiziato uno dopo che quasi tutti i testimoni che lo accusavano avevano ritrattato, è un paese dove in questi giorni David Letterman quando cita il numero (enorme) di persone mandate dal boia dal governatore del Texas  e candidato presidente Rick Perry aggiunge che pare che qualcuno fosse anche colpevole. E questi qui vengono a dare lezioni a noi? Per non parlare di Guantanamo. Ad ogni modo, per finire, la battuta migliore è ancora di Letterman che ieri sera commentando il rilascio della Knox (fra gli applausi del pubblico) ha scherzato dicendo che la prima telefonata che Amanda aveva ricevuto era quella con le congratulazioni di O.J. Simpson e poi c’era quella di Silvio Berlusconi che voleva sapere come era vestita…. Giusto per quella storia del prestigio internazionale.

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