sabato 26 gennaio 2013

Io mi ricordo

Domani è la giornata della memoria, mi fa piacere notare quest'anno un'attenzione maggiore da parte dei media rispetto agli anni passati. Almeno mi sembra, spero sia così, mi piace pensare che sia così. E comunque dovrebbe essere così. Quest'anno vorrei ricordare quegli eventi spaventosi usando parole usate nel 1943 da quest'insulso ometto della foto qui sopra. Insulso e spaventosamente crudele, non diversamente da come un qualsiasi altro insulso, scialbo e intimamente crudele uomo potrebbe essere ora o in futuro. Il problema di questa gente qui è che quando si trovano al posto giusto nel momento giusto diventano un problema per tutta l'umanità. Occorre essere vigili perchè il posto giusto e il momento giusto possono sempre accadere.
"Vi chiedo soltanto di ascoltare ma di non far parola su quanto sto dicendo in questa cerchia. Ci si pose la domanda: che ne facciamo delle donne e dei bambini? Anche in questo caso mi decisi per una soluzione chiara. Non ritenni giusto sterminare gli uomini, diciamo ucciderli e farli uccidere, e lasciare crescere i bambini che potranno vendicarsi sui nostri figli e nipoti. Così, si dovette prendere la difficile decisione di far scomparire questo popolo dalla terra (...) La questione ebraica sarà regolata entro la fine di quest'anno nei territori da noi occupati. Del popolo ebraico rimarrà solo qualche resto, tra coloro che hanno trovato rifugio (...) Ora siete al corrente, e tenete tutto questo per voi. In un lontano futuro, potremmo forse porci il problema se dire qualcosa di tutto ciò al popolo tedesco. Io credo se noi, noi tutti, assumiamo questo compito per il nostro popolo, ne assumiamo la responsabilità portando questo segreto con noi nella tomba".
Heinrich Himmler 6 ottobre 1943, da un discorso pronunciato a Posen

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