giovedì 31 marzo 2011
I see dead people
martedì 29 marzo 2011
Ai confini della realtà
-Ciao papà
-Ah, sei tu. Che c’è?
-Senti. Qui con i ragazzi al bar…
-Ma non dovresti essere in consiglio?
-Sì, ma daiii, ci sono andato ieri e poi senti che idea abbiamo avuto…
-Che idea vuoi avere avuto tu.
-Per risolvere il problema dei negher giù in Teronia.
-I negher fora da i bal.
-No questo è meglio. Dobbiamo fare come gli americani a eli sailan.
-Come?
-Ma si dai quell’isola dove facevano arrivare gli emigranti e li selezionavano.
-Si chiama elis aisland gnurant, se penso ai soldi buttati per quel diploma. E come facciamo a farlo noi?
-Ma daiii, pensaci. E’ tanto facile. Ormai sono di più dei lampedusani e così noi portiamo via i lampedusani e lasciamo lì gli africani. Tanto quella è già africa. E poi quelli che possono restare restano così in Europa non ci spaccano i maroni e gli altri un calcio in culo.
-Ma sai che non è mica un’idea stupida? A qualcosa servi allora. Adesso chiamo Bobo e glielo dico anche a lui, che è lui che si occupa di queste cose.
lunedì 28 marzo 2011
Good bye malinconia
Questa foto sta facendo il giro di giornali, tv e rete da diversi giorni, l’avrete vista tutti. Io l’ho vista la prima volta su un sito inglese o americano e non ci ho fatto molto caso, distrattamente ho pensato all’immagine di una strada prima e dopo il terremoto giapponese, poi ho scoperto che non era così. La mia mente italiana non è strutturata per comprendere una cosa del genere, un po’ come per la grandezza dell’universo. E non è neanche tanto per il tratto nella foto, questi hanno ripristinato 813 km di autostrada danneggiata su 870 in una settimana e si sono molto scusati per quello che manca. La mia mente è volata sulla Salerno-Reggio Calabria. Ci hanno fatto vedere per giorni immagini devastanti, siamo ancora inchiodati sulle notizie terribili in arrivo da Fukushima, pensiamo al Giappone in ginocchio, ma nel frattempo questi si sono già messi al lavoro per rimettersi in piedi, in silenzio. Inviterei tutti ad andarsi a vedere le foto più recenti dell’Aquila, così, giusto per rinfrescarsi la memoria dopo due anni e ripensare a tutti quegli indecenti proclami sui miracoli impensabili in qualsiasi altra parte del mondo. Da noi, nel regno della finzione, siamo arrivati al punto che in una trasmissione televisiva una finta coppia di coniugi dell’Aquila litiga davanti ad un giudice trovando il sistema di decantare nel frattempo le meraviglie della ricostruzione e del ritorno alla normalità grazie all’opera del presdelcons. Finto, tutto finto, e nonostante tutto questo c’è gente che va ad applaudirlo in tribunale.
domenica 27 marzo 2011
Ma si può?
lunedì 21 marzo 2011
Cose che non capisco

Allora. Il Presidente della Repubblica è una persona di grande statura morale e istituzionale, io gli voglio bene, lo rispetto e confesso di essere un grosso ignorante di questioni internazionali. Quindi mi piacerebbe capire, perchè non ci sono proprio riuscito, cosa intende esattamente quando dice che l'Italia non è in guerra ma la comunità internazionale ha fatto delle scelte e noi partecipiamo a queste scelte. Cos'è che mi sfugge?
sabato 19 marzo 2011
Art.4, comma 2 L'Italia non userà ne permetterà l'uso del proprio territorio in qualsiasi atto ostile contro la Libia

mercoledì 16 marzo 2011
martedì 15 marzo 2011
Io sono abbastanza tranquillo

Out of Africa
giovedì 10 marzo 2011
Gotta feed the monkey
Ci sono alcuni film che nel tempo sono diventati veri e propri oggetti di culto da parte dei fan; vengono visti e rivisti decine di volte, si citano le battute fino allo sfinimento, periodicamente si organizzano raduni pieni di sciroccati vestiti come i protagonisti, meglio se con la presenza degli stessi, per poterli vedere, toccare, carpirne gli autografi e magari chissà quale aneddoto o perla di saggezza. I fenomeni sono catalogabili secondo varie tipologie di fanatismo, da lieve a patologico e a parte rare eccezioni praticamente nessuno di noi ne è indenne. Di solito le cose restano in quest’ambito, ma esiste un caso un po’ particolare, che per quanto ne so è unico. Nel 2005 un americano che viveva in Thailandia, da tempo alla ricerca di risposte sulla vita e forse dedito al consumo di sostanze che lo aiutassero allo scopo, fondò in un bar tailandese la sua personale religione ispirandosi al film dei fratelli Coen “Il grande Lebowski” che in quel momento stava passando in televisione. Sembra una cazzata, ma il Dudeismo (da Dude, il protagonista, da noi era Drugo) dopo appena quattro anni contava già qualcosa come 100000 adepti che si sono ordinati “preti dudeisti”. Il Dudeismo si ispira al Taoismo, semplificato attorno alla figura del protagonista del film e al suo stile di vita sostanzialmente orientato al “take it easy”. Personalmente lo trovo abbastanza attraente.
I fratelli Coen sono cineasti molto bravi, trovo che i loro film siano tutti dei piccoli gioielli, ma penso che neppure loro avrebbero mai pensato di dar vita ad una cosa del genere. Pochi giorni fa ho visto l’ultimo film dei Coen, “Il Grinta” e mi è piaciuto molto. Jeff “Drugo” bridges era molto credibile nei panni del vecchio sceriffo alcolizzato Cogburn già interpretato da John Wayne in passato. Spero però che questa volta nessuno si ispirerà al suo personaggio per dar vita a strani culti messianici. Qualche critico ha recensito “Il Grinta” interrogandosi sul senso di un film western certamente ben fatto ma del quale non si capisce quale sia il significato e il motivo per cui è stato realizzato. Personalmente penso che, come diceva Andrè Bazin, il western sia il cinema americano per eccellenza, capace di sopravvivere alle mode, specie se affrontato da geniacci come i Coen. Inoltre il western ha sempre rappresentato la dimensione epica e mitica di tutta una nazione e penso che abbia senso che un grande regista ad un certo punto della sua carriera senta la necessità di confrontarsi con questo genere. Oltretutto la dimensione del mito i Coen l’avevano già affrontata in modo scanzonato con “Fratello dove sei”. Penso che i Coen avevano un sacco di motivi ragionevoli legati al loro percorso cinematografico e ai loro personaggi un po’ “border line” per fare questo film, e se non li avevano si può sempre ricorrere al dudeismo, che ci insegna che alla fine della giornata bisogna comunque pur sempre dar da mangiare alla scimmia.
martedì 8 marzo 2011
Ai confini della realtà

tel.1
-Sì?
-Sono io.
-Ah, ciao, allora? Come è andata?
-Bene, un po' doloroso, ma sono abituato ai lavori in faccia. Come stiamo andando?
-La situazione è confusa, cerchiamo di stare più defilati che possiamo.
-Non possiamo farci tirare dentro...
-Ma l'Europa...
-C'è un accordo con lui..
-Ma si era dett...
-Non mi importa. C'è troppo in ballo.
-Gli americani vogliono intervenire.
-Ci parlo io con loro. Il presidente va pazzo per me. Ti richiamo.
Tel.2 (tradotta)
-Le passo il Presidente.
-Grazie.
...
-Hallo?
-Carissimo presidente, che piacere, come sta? E la sua bellissima signora?
-Bene, grazie, primo ministro. Pensavo di chiamarla.
-Ah sì? Bene! A disposizione, qualsiasi cosa io...
-Pare che lei abbia un buon rapporto con il rais...
-Be' io non dir...
-E' sotto gli occhi del mondo.
-Certo. Sì, be', rapporti di buon vicinato, ecco..
-Inoltre pare anche che lei abbia grande influenza sui suoi amici governanti.
-Troppo gentile signor presidente, in effetti...
-Lo chiami e ci parli.
-Scusi?
-Lo convinca a lasciare senza continuare questo inutile massacro.
-Ma io non so se...Siamo ormai compr...
-Lo chiami! Faccia valere il suo grande carisma internazionale. Le ricordo che il tempo passa, la gente muore e il prezzo della benzina sale.
-Farò quello che posso.
-Bene.
Tel. 3
-Halò?
-Caro Rais...
-Ah!! Voi avete tradito patto!
-Ma no. Che discorsi...
-C'è accordo!Nemici di mio governo sono nemici di miei alleati e noi abbiamo patto!
-Sono intervenuti un po' di...
-Intervenuto niente!! Io sono vostra sola garanzia! Di tutta Europa! Voi volete stare in pace?
-Infatti, proprio a questo proposito...
-Nessuno interferisce! Io uccido traditori e terroristi e nessuno aiuta loro.
-Certo, certo, ma ora le cose sono cambiate vedi...
-Cosa è cambiato?! Nessuno straniero occupa mio paese. Voi volete solo petrolio! Voi siete colonizzatori.
-Ma no. Insomma Che dici? Noi siamo amici. Ricordi le ragazze? Sei re dei re grazie a me. Io sono dalla tua parte...
-Voi siete traditori. Tutti! Io andrò via solo morto!
-Pronto? Pronto?....Cazzo, e adesso che gli racconto agli americani?
C’è un fantasma che si aggira
I grandi totalitarismi del ‘900 nacquero da condizioni piuttosto particolari nelle quali l’Europa si trovò dopo una guerra sanguinosa ed una crisi economica mondiale che lasciarono milioni di persone in condizioni un po' complicate, diciamo così. Personaggi dotati di grandi capacità seduttive ottennero il favore delle masse facendo gioco su alcuni argomenti sensibili e coltivando i semi di odio, rancore, razzismo e ignoranza che esistevano già prima di loro. Per ottenere i loro risultati con la propaganda fecero anche un uso sapiente dei principali mezzi di comunicazione a loro disposizione. Il risultato lo sappiamo, i fascismi europei furono sconfitti da una guerra peggiore di quella precedente che tolse di mezzo i grandi seduttori delle masse ma che probabilmente non fece lo stesso con gli argomenti che li portarono al potere; germi che sono rimasti a covare sotto la cenere. Nel loro piccolo a rispolverare certe idee ci provarono Salazar in Portogallo e i colonnelli in Grecia, solo per restare in Europa. Ian Kershaw, storico inglese noto per essere uno dei più importanti biografi di Hitler, ha scritto un lungo e interessante articolo sulla rivista “The National Interest” nel quale sostanzialmente individua oggi pericolosi segni di risveglio di elementi che potrebbero condurre al ritorno dei fascismi più spaventosi. Sembra impossibile, ma gli elementi su cui giocare ci sono tutti: l’odio per l’Islam legato alla paura per gli emigranti, il populismo che avanza e il risentimento generalizzato verso i governi e i centri del potere economico. Se si vuole guardare ai ricorsi della storia ci sarebbero pure una bella crisi economica globale e i recenti avvenimenti nordafricani potrebbero generare uno spostamento di disperati ad un ritmo molto superiore di quello visto fin’ora. Decine di migliaia di persone senza risorse dirette verso paesi già ricchi ma nei quali gran parte degli abitanti vedono venir meno le loro possibilità di ricchezza per via della crisi. Una bella miscela, pronta all’uso per chi volesse approfittarne, non c’è che dire. Mi piacerebbe cogliere anche segnali positivi, come per esempio l’apparente scomparsa del mio gruppo di volontariato per la sicurezza preferito: la guardia nazionale italiana. Ma d’altra parte il fatto che per esempio in questo momento in Francia i sondaggi diano vincente per le presidenziali la figlia di Le Pen non lo trovo per niente rassicurante.
martedì 1 marzo 2011
Se ne sono andati
